mercoledì 10 giugno 2009
Nikon D3: perfezione raggiunta.
In questi ultimi mesi è notevole argomento di discussione tra colleghi professionisti, perchè Nikon abbia lanciato sul mercato la D3x dopo un prodotto elevato come la D3. quest'ultima già riassume in sè tutte le caratteristiche del bomber di punta che ogni allenatore vorebbe avere nella propria squadra. E ci siamo resi conto che nel momento in cui la D3 è entrata in campo, noi professionisti non avevamo nient'altro da chiedere. Un gioiello perfetto. Un giocatore affidabile, robusto, compatto, dinamico e versatile. molti hanno detto che fosse stata progettata e creata per i matrimonialisti, ma a mio parere questo discorso è alquanto riduttivo. per me che essenzialmente faccio reportage e fotografia di concerti e spettacolo, la D3 ha rappresentato un dono dal cielo. grazie al suo processore questo campione mi garantisce sempre ottimi risultati sia nella resa dei colori che dei dettagli. Ho un controllo maggiore sulla latitudine di posa. Il rumore è finalmente e realmente diventato un ricordo lontano (tanto che la 5D della Canon - avendone comparati i risultati - sembra invece tenerlo ancora in considerazione) ed il full-frame è una garanzia in più. Il doppio alloggio della scheda di memoria mi permette di lavorare con maggiore tranquillità e affidabilità, soprattutto quando scatto in formato Raw. il design, il peso, il costo, la mancanza del flash integrato sottolineano ulteriormente l'elevata categoria professionale a cui è rivolta questa creazione. cosa manca dunque alla D3 che invece ha la D3x? la velocità di ripresa della D3 sembra essere anche superiore alla D3x...ma quest'ultima ha superato i 20MP di risoluzione, con un sensore fabbricato dalla Sony, è vero, ma su un design specifico e unico per la D3x. unicità di una prova ben riuscita da parte di Nikon che vuole garantire ancora di più al professionista affidabilità nel risultato finale, soprattutto per chi lavora molto in studio e ha poca confidenza con il medio formato. capisco le perplessità di chi è abitutao a correre all'acquisto dell'ultima ammiraglia ogni volta che la casa di produzione lancia il nuovo prodotto di punta sul mercato, ma non capisco chi corre senza verificarne prima le caratteristiche effettive per poi lamentarsi di non aver notato alcuna differenza. inequivocabile e indiscutibile che entrambe siano oggetti rari, ma è sempre bene valutare la tipologia del nostro lavoro e puntare al prodotto più specifico. provare prima di acquistare può renderci la scelta più azzecata e finalizzata. per questo ho scelto di provare la D3x e poi vi dirò cosa è realmente successo. per ora il parametro più vicino sarà la perfezione della D3. oltre non sono ancora andata, ma non chiudo a priori la porta perchè forse Nikon ha ancora sorprese meravigliose nel suo cappello magico da tirare fuori! basta attendere un attimo. inoltre tengo in considerazione un fattore determinante, ossia che molti colleghi canonisti dopo l'arrivo della D3 sono passati a Nikon ed ora sono più sorridenti.
Valentina Cusano Fotografa
www.photographers.it/free/valentinacusano
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3 commenti:
non capisco,
tolto che lo stile è senz'altro infantile e arzigogolato, e che sicuramente ti riesce meglio fotografare che scrivere, che senso ha esattamente il post? troppo "emotivo" per essere una cartella stampa, troppo privo di informazioni per essere una recensione, troppo aleatorio per essere un'opinione d'uso... ehm, quale era il senso?
per il precedente - Alessandro -
Il senso era rispondere ad un ragazzo che me lo aveva chiesto. Raccontandogli la mia esperienza e la mia opinione.
Troppo "emotivo"? Sì, lo credo anch'io. E me ne compiaccio.
E' vero...sono più brava a fotografare che a scrivere, ma ho la facoltà di poter imparare. Questo mi distingue dalla gente che preferisce ignorare. Man Ray diceva "Fotografo ciò che non posso dipingere, e dipingo ciò che non posso fotografare". Il bello è proprio qui.
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