Io c'ero. e ho vissuto tutto a partire dal mio stomaco. guardavo i ragazzi, gli adulti, i bambini mentre esprimevano la loro opinione in democratica espressione, mentre urlavano i loro bisogni, mentre cercavano di strappare un aiuto a chi invece ora preferisce ignorarli e intanto pensavo... quelli del '68 e quelli del'77 oggi sono i genitori e i professori di questi studenti incazzati che manifestano contro una nuova Legge che non hanno mai chiesto e che soprattutto non condividono. quelli del'68 e quelli del '77 oggi, nel 2008, tornano a protestare accanto ai loro figli, ai loro allievi come hanno già fatto a loro tempo. in più migliaia e migliaia di bambini, studenti delle elementari, accanto a loro. possibile che un fiume così in piena sia invisibile? possibile che si sia cercato di reprimere con la forza la loro forma di espressione? possibile che la protesta vada ancora avanti e nessuno si renda conto di questo? possibile che si sia deciso di tagliare sull'istruzione italiana mentre si annuncia sostegno economico alle banche? io mi sono laureata tempo fa. sudando di brutto con enormi sacrifici da parte della mia famiglia e da parte mia, lavoravo per mantenermi e quando finalmente mi hanno dato il biglietto da visita con sopra scritto "Dottoressa Valentina Cusano" credevo con fiducia di aver finalmente trovato uno sbocco lavorativo consono alla mio impegno didattico duranto 20 anni. non è cambiato niente. laureata o no lavoro non ce n'è. e i laureati come me, medici, architetti piuttosto che avvocati e altri ancora, lavorano nei pub di notte, cassieri al supermercato, operai a turno (o in cassa integrazione), spazzini di quartiere, venditori porta a porta, operatori telefonici call-center e altro ancora. l'inquietudine dinnanzi ad una socità solo apparentemente informata e culturalmente evoluta c'era già 10 anni fa. ora la situazione è soltanto peggiorata. oggi non è più chiaro nemmeno cosa sia la scuola, figuriamoci se questa sia in grado di offrire reali sbocchi professionali futuri! ma questi sono problemi da affrontare con una riforma. Ops! dimenticavo che adesso abbiamo la nuova Legge Gelmini! che infatti a questi temi non ci ha nemmeno pensato. le mie parole non cambiano di certo la situazione dinnanzi a simile "ignorare" (principio effettivo di ignoranza), e non prendo posizioni politiche in quanto non sto nè da una parte nè dall'altra. la politica qui sminuisce soltanto la reazione. ma continuo a chiedermi perchè milioni di italiani non vengono ascoltati da coloro che dicono di essere qui per fare il nostro bene? io c'ero e se avessi potuto avrei dato loro parole di speranza e fiducia sul futuro lavorativo. ma non ne ho. non posso mentire. posso solo documentare e usare il mio mezzo, la fotografia, per far sì che ciò che sta accadendo non venga dimenticato. per lasciare una traccia negli occhi di chi vuole guardare, sapere, conoscere, documentarsi e magari cercare una reale soluzione. buona visione a tutti.
venerdì 7 novembre 2008
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